Nel turno di ballottaggio non si decide solo una contesa tra due uomini e due coalizioni, ma, soprattutto, quello che sarà il presente e il futuro di Caserta.
Caserta ha bisogno di un programma di governo chiaro che il futuro sindaco della città deve illustrare ai cittadini prima del voto del 17 e del 18 ottobre.
Nella nostra campagna elettorale abbiamo incontrato tantissimi casertani ai quali abbiamo espresso la nostra idea di città, un’idea che è stata apprezzata e sostenuto dal 15% quasi delle persone che si sono recate al seggio.
Riteniamo che il prossimo sindaco non possa prescindere da quelli che erano e sono i punti fermi del nostro programma amministrativo che deve essere stilato a cinque anni.
Il prossimo sindaco di Caserta, così come abbiamo fatto noi, deve assumersi la responsabilità di guidare la città fino alla scadenza naturale del mandato senza lasciarsi ‘ingolosire’ da appuntamenti elettorali come le politiche o le regionali.
Per fare in modo che Caserta possa tornare ad essere una città normale c’è bisogno di avviare una programmazione a cinque anni che abbraccia l’intero mandato.
Strade asfaltate, servizio di mensa scolastica attiva, raccolta dei rifiuti puntuale, disbrigo di pratiche burocratiche immediate purtroppo oggi non sono servizi sui quali può contare il cittadino casertano. Le code vergognose alla Caserma Sacchi per ottenere un semplice diritto devono essere un ricordo del passato.
Perché ciò avvenga c’è bisogno di una ristrutturazione complessiva della macchina amministrativa che passa per due mosse fondamentali: l’internalizzazione dei servizi e il potenziamento dell’organico comunale.
E’ fondamentale, progressivamente, chiudere i rapporti con tutti i concessionari ai quali l’ente paga aggi elevatissimi a fronte di servizi pressoché inesistenti per creare delle società in house a capitale completamente pubblico.
Accanto a questo, è indispensabile sfruttare le possibilità che la legge ci offre di potenziare l’organico a costo zero sfruttando personale delle forze armate in quiescenza e i percettori del reddito di cittadinanza che devono essere impiegati per lavori di manutenzione ordinaria.
Questi passaggi ci consentono con serenità di arrivare a pianificare un’importante stagione concorsuale fondamentale per svecchiare il personale dell’ente.
Il prossimo sindaco deve dire con chiarezza cosa intende fare sulle questioni ambientali. Le cave vanno chiuso e va avviato un programma di riconversione anche con gli imprenditori che deve comprendere la salvaguardia di tutti i posti di lavoro.
Questo passaggio ci consentirà di velocizzare le procedure per l’apertura del policlinico che è fondamentale, soprattutto in tempo di pandemia, per potenziare l’offerta sanitaria della città. Cave e policlinico non possono viaggiare di pari passo.
Il biodigestore deve essere delocalizzato in un altro luogo: non è pensabile che venga costruito accanto alla Reggia, trasformando viale Carlo III, porta d’ingresso di Palazzo Reale, nel luogo di transito dei camion.
Va portato avanti il progetto di Macrico Parco Urbano così come approvato dalla delibera del consiglio comunale dell’amministrazione Del Gaudio 45 dell’11 aprile 2014. Vanno ripresi i rapporti con la curia che resta la proprietaria dell’area e senza la quale nessun progetto può realmente essere messo in campo.
La prossima amministrazione dovrà presentare un piano di marketing territoriale che possa fare in modo che la Reggia e le nostre altre bellezze facciano parte di un unico grande pacchetto per far realmente decollare l’industria turismo.
Borgate, chiese, enogastronomia devono fare da completamento alla Reggia che deve riacquisire quella dimensione internazionale che merita.
Per fare ciò è indispensabile che Caserta sia una città sicura e, quindi, il potenziamento del sistema di videosorveglianza al centro come in periferia non è più derogabile. In maniera perentoria vanno sottoscritti protocolli con le forze dell’ordine tesi a migliorare le misure di controllo e di prevenzione. Accanto a questo va razionalizzata la nostra movida con regole e spazi certi che tutelino gli imprenditori che investono e i cittadini che la vivono. La movida deve essere per tutti un momento positivo della città nel quale possono esprimersi i nostri giovani.
Nell’agenda del prossimo sindaco, l’occupazione giovanile rappresenta una priorità. Vanno avviati percorsi tesi a creare occupazione partendo dalle potenzialità del territorio e accompagnando la nascita di imprese giovani.
E’ necessario poi istituire un assessorato agli autonomi e alle partite Iva per rappresentare la gran parte del mondo produttivo della città che è costituito da piccoli imprenditori e professionisti nei confronti dei quali non sempre l’istituzione comune è stata vicina.
Dal prossimo sindaco ci aspettiamo che affronti con serietà e in tempi contenuti queste questioni così come lo avremmo fatto noi.