Caserta. La denuncia di Sparago: “Soldi al Pinto bene, ma i lavori per la Vanvitelli?”

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Con tre determine a firma del responsabile dell’Ufficio Tecnico Francesco Biondi l’amministrazione comunale di Caserta ha impegnato la somma di 38mila euro complessivi per lavori da effettuare allo Stadio Pinto così ripartiti: 11mila per fornitura e posa in opera di ventri antisfondamento; 10mila euro per la manutenzione pulizia straordinaria e diserbamento; 17mila euro per lavori idrici e idraulici. Tutte opere indispensabile affinché la Casertana possa iniziare regolarmente la propria avventura nel prossimo campionato di Serie C. Ma c’è chi contesta queste operazioni non già per prese di posizioni aprioristiche rispetto all’operato dell’amministrazione ma perché antepone altre priorità per le esigenze della città, fermo restando che anche la realtà calcistica cittadina rappresenta Caserta su scala nazionale. E’ il caso di Nicola Sparago, recente candidato al Consiglio Comunale nella lista Caserta nel Cuore che dal suo profilo facebook fa partire la protesta-provocazione, invitando l’amministrazione a guardare anche altre priorità che ugualmente interessano la città. Sparago sottolinea anche che altre richieste sono state presentate in data anteriore alle impellenze del Pinto ed in particolare si sofferma sullo stato di inagibilità della scuola Vanvitelli, chiamata tra non molto ad aprire le porte agli alunni, in vista del prossimo anno scolastico.

Tra le varie inefficienze che la Vanvitelli presenta da tempo c’è la fogna che scarica contro pendenza e ogni 2/3 mesi i bagni sono inutilizzabili; il tetto della palestra vas spesso soggetto ad infiltrazioni e sono necessarie anche indagini per capire la natura delle onduline di copertura in fibrocemento; in diverse aule vi sono infiltrazioni piovane; una intera ala del plesso è isolata dall’impianto termico.

“Queste inefficienze – afferma Sparago – sono state segnalate da istanze e denunce protocollate a mezzo Pec molto prima che venissero a galla le lacune legate al Pinto e pertanto avrebbero dovuto avere priorità rispetto al complesso sportivo”.