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Protocollata questa mattina una seconda petizione di alcuni cittadini casertani che premono presso l’amministrazione per ripristinare il decoro urbano in alcune zone della città. La missiva è stata inviata al sindaco Carlo Marino, al nominando Presidente del Consiglio Comunale e per competenza all’assesore all’Ecologia, alla Viabilità, al Comando della Polizia Municipale e all’ASL. Già una quindicina di giorni fa gli stessi cittadini perorarono la causa dell’asilo nido di via Barducci e via Ferrarecce, oggi invece l’attenzione si è spostata su Via Sud Piazza d’Armi e la zona che costeggia il Macrico. Il comitato nell’elencare tutte le carenze riscontrate assicurano anche all’amministrazione la massima collaborazione, nei limiti delle competenze.
In particolare il Comitato lamenta l’inefficacia e le vetustà dell’impianto di illuminazione che spesso lascia al buio tutta la zona; la crescita incontrollata di sterpaglie lungo l’area della dismessa ferrovia confluente con l’area ex MaCriCo, favorendo il proliferare di insetti e ratti; segnaletica orizzontale e verticale pressocché inesistente, da cui derivano pericoli ed insicurezze per i pedoni, specialmente tra gli anziani, accentuati ancor più dal doppio senso di marcia laddove in alcuni punti la sede stradale è molto più stretta rispetto ad una normale strada cittadina; voragini lungo il manto stradale che creano difficoltà sia al traffico pedonale che veicolare; la quiete pubblica spesso è disturbata nelle ore notturne dalla movida a causa di occasionali avventori con comportamenti che esulano dal vivere civile; le fumarole che fuoriescono dall’area ex MaCriCo – documentate giorni fa dal quotidiano online Casertatoday.net – non sono state domate definitivamente; la mancanza di interventi idonei a debellare una volta per tutte il degrado di tutta la zona, ivi compresa, la presenza di amianto, tra i residui rifiuti ancora presenti in tutta l’area. Alla ampia serie fotografica allegata, il Comitato è disponibile a fornire anche ulteriori chiarimenti e suggerimenti – nello spirito di collaborazione che dovrebbe ispirare qualsiasi tipo di comitati similari – per ridare dignità, decoro e vivibilità una parte della città destinata, a quanto pare, a restare nel dimenticatoio.