Caserta non bissa l’ottima prova di Milano, Cantù stravince

Brutta prova degli uomini di Dell’Agnello che non riescono a ripetere la stessa prestazione di giovedì scorso. Per i canturini ottima prova di un dominante Fesenko e il capitano Abass.

ACQUA VITASNELLA CANTU’        92

PASTA REGGIA CASERTA                69

Cantu’-Caserta sfida nella sfida, due squadre che hanno fatto la storia del nostro campionato. Tifoserie, eufemisticamente parlando, non proprio amichevoli. Ogni partita ha una storia a se. Due squadra che, seppur minimamente ambiscono a sogni di gloria, quel posto a solo che vede attualmente tante squadra invischiate, e con questa partita una di queste uscirà con molta probabilità dai giochi. Caserta che arriva dalla bellissima prestazione di giovedì scorso a Milano, seppur sconfitta ma uscita a testa altissima e con i soliti problemi di formazione. Cantù arriva dalla sconfitta di Avellino. Dell’Agnello riconferma lo strarting five di Milano, con Downs da tre e Giuri nello spot di guardia. Cantù con Hodge in cambina di regia, che nella partita di andata debuttò in maglia canturina, e che debutto! Fesenko e un ritrovato Johnson. Quest’ultimo protagonista in avvio, con un gioco da tre punti e una stoppata su Jones, dall’altro lato del campo. Bobby Jones prova a sfruttare il miss match con Fesenko, ma l’ucraino difende benissimo. Cantù difende e attacca bene, Caserta male. Sulla schiacciata di Fesenko, coach Dell’Agnello è costretto a chiamare time-out, 8-1 in favore di Cantù. A 05:45 del primo quarto, Cantù già in doppia cifra di vantaggio 12-1, ancora con un positivo Fesenko. Dopo 5 minuti di gioco, Caserta è ancora inchiodata ad 1 punto sul tabellone. Caserta prova a bloccare il break dei piemontesi con Slokar, ancora con tiri liberi e nessun canestro dal campo. Ancora Slokar a referto con sei punti consecutivi, poi due contropiedi di Jones e Siva, Caserta prova ridurre lo strappo 20-11, Bazarevich costretto a chiamare time-out preventivo. Dal time-out, ma sopratutto dalla panchina si alza Wojciechoscky, che con cinque punti consecutvi, ridà la doppia cifra di vantaggio a Cantù. Caserta soffre maledettamente la stazza sotto le plance di Fesenko. Il primo quarto termina con un lay-up di Cinciarini, 26-18 in favore di Cantù. Quattro punti di Hunt, danno il -4 a Caserta, 26-22 e Caserta torna in partita. Ma Fesenko è infermabile, e un gioco da tre punti ridà la doppia cifra di vantaggio a Cantù, 34-22.  Dopo il time-out di Dell’Agnello Caserta passa a zona pari che frutta due palle recuperate, e sull’altro lato gran canestro di Downs e una magia di Pey-pey Siva, Caserta a -8, 34-26. Una tripla di Giuri dà il -5 a Caserta, difesa a zona che funziona. Gran arresto e tiro di Downs, stilisticamente perfetto, da il -3 a Caserta, 36-33. A 00:54 dalla fine una tripla di tabella del croato Ukic, rida il +6 a Cantù, termina così il secondo quarto con i punteggio di 44-38. Il passaggio alla zona 2-3 ha permesso a Caserta di rimanere attaccata alla partita, per Cantù molto bene fin qui Fesenko che ha dominato sotto le plance. Il terzo quarto si apre con una tripla incredibile di Jones, ma dall’altra parte risponde Cantù ancora con Fesenko che va in doppia cifra ( 11 punti). Caserta arriva -2, ma viene ricacciata indietro da Cantù, break di 6-o, 54-46 Cantù. Il più presente per Caserta è Uros Slokar, ma Cantù ritorna in doppia cifra di vantaggio, 61-50 a 02:36 al termine del terzo quarto. ‘Pianella’ ammutolito quando Abass scivola e cade maldestramente a terra, fortunatamente senza particolari conseguenza. Caserta oscilla sempre li sotto la doppia cifra di vantaggio, Fesenko è indiavolato fallo e canestro, Cantù nuovamente a +12. Caserta è tenuta in vita, manco a dirlo, dall’ultimo arrivato Slokar, molto positivo. La tripla di Lorbek fa scappare di nuovo via Cantù, 74-57. Un buzzer beater di Ukic mette un punto esclamativo su un terzo quarto dominato da Cantù, 76-59.L’ultimo quarto si apre con Abass scatenato, due triple ad apertura di quarto del capitano di Cantù danno il massimo vantaggio ai milanesi, 84-59. Caserta in vistosa difficoltà. Abass continua a bucare la retina (17 punti), +27 Cantù, e Caserta non c’è più. Ormai si gioca in pieno ‘garbage time’, giusto il tempo di vedere una schiacciata in contropiede di Jones. Termina così una partita il cui risultato non è mai stato messo in discussione, Caserta in partita soltanto nel secondo e per pochi minuti di inizio terzo quarto, e che ha sofferto la maggiore fisicità di un Fesenko devastante e una maggiore freschezza atletica dei canturini.

 

ACQUA VITASNELLA CANTU’:  Hodge 7, Heslip 9, Abass 17, Johnson 14, Fesenko 19 , Lorbek 5, Wojceicovscky 5, Ukic 14, Zugno 2, Cesana, Ignerski ne. Tessitori. ALL. Bazarevich.

PASTA REGGIA CASERTA:  Siva 14, Giuri 5, Downs 4, Jones 16, Hunt 10, Cinciarini 7, Slokar 13, Gennarelli ne, Ventrone ne, Ghiacci, Ingrosso. ALL. Dell’Agnello

 PARZIALI: 26-18, 44-38, 76-59, 92-69

 

      PASQUALE MANCO