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Settembre è ormai entrato in scena a pieno regime da circa una settimana e sono riprese tutte le attività politiche-amministrative. Anche per i politici di Caserta le vacanze sono un ricordo e davanti a loro si presenta un autunno abbastanza caldo in vista di appuntamenti locali ma anche oltre che appassionerà la dialettica e le azioni da intraprendere.
“Veramente non tutti hanno interrotto le attività – afferma Norma Naim, consigliere comunale di Speranza per caserta – anche il mese di agosto ci ha visto lavorare con le nostre commissioni che solo in rarissimi casi sono andate deserte per mancanza di numero legale. Quella per il bilancio infatti ha avuto il suo bel da fare per far quadrare, è il caso di dire, i conti per l’approvazione dei due documenti contabili”.
Una bella sorpresa per lei e per il candidato a sindaco del gruppo Francesco Apperti è stata quella relativa all’approvazione delle unioni civili formulata dalla giunta e la cui cerimonia inaugurale è prevista per il 26 settembre.
“Di sicuro è stata una bella mossa questa della giunta – osserva Naim – le unioni civili è stato sempre un nostro cavallo di battaglia e non possiamo non salutare l’iniziativa con spirito di soddisfazione. Rappresenta un grado di civiltà non indifferente di cui Caserta, al pari di tante città importanti, potrà fregiarsi. Auspico che non si segua l’esempio di chi, pur aderendo alla legge, non la applica con forma di discriminazione rispetto ai matrimoni normali”.
Ma a quanto pare l’ultimo atto della giunta rappresenta una mosca bianca rispetto alle altre problematiche che affligge l’amministrazione Marino.
” I problemi di fondo restano – afferma la consigliera di Speranza – il fatto che il consiglio comunale ancora non abbia eletto il suo presidente la dice lunga sul normale andamento di una amministrazione. Sorda tra l’altro anche all’appello dell’opposizione che una figura di tal peso l’ha individuata sin dalle prime battute. Per noi va bene il presidente che sta svolgendo questo ruolo ad interim. Michele De Florio ha tutto i numeri per essere un presidente super partes, pieno garante delle istituzione e dei gruppi che compongono il consiglio. Basta legittimarlo con il voto e si potrebbe proseguire con lui, evitano assalti alla diligenza che potrebbero restare fine a se stessi. Il problema è che c’è chi non vuol capire e Marino resta ostaggio di chi minaccia ferro e fuoco, laddove non si verifichino le aspettative”.
Altro nodo da sciogliere è il completamento della giunta, ancora monca e ancora sub judice delle attese di gruppi o singoli. Anche in questo caso il sindaco deve trovare la quadra cercando la botta al cerchio e alla botte per non far cadere tutta l’impalcatura.
“Tutte anomalie che impediscono di dare risposte alla città che noi con le nostre interrogazioni stiamo sollecitando. Abbiamo chiesto il censimento degli immobili sfitti anche come atto propedeutico alla stesura del PUC che tutti stiamo aspettando ma che con questi presupposti è di là da venire. Vero è che la delega all’urbanistica non è stata ancora assegnata, ma avendola per ora avocata a sé, marino potrebbe già cominciare a metterci mano. La scadenza di luglio 2017 è dietro l’angolo, ma chissà quanto ancora Caserta dovrà aspettare”.
La ripresa delle attività scolastiche è all’orizzonte, anche qui c’è qualche matassa da dipanare e la ricetta di Norma Naim va in una direzione ben precisa.
“Si potrebbe puntare su una parte del danno erariale procurato all’ente e certificato dalla corte dei conti per destinare i soldi necessari per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Basterebbe saper programmare le cose per ottenere benefici per gli utenti, ma non sempre ci facciamo trovare preparare per questo tipo di esigenze”.
Scarsa programmazione che l’amministratrice possa essere decisiva anche per uno dei prossimi più importanti appuntamenti: Caserta ha avanzato la sua candidatura ad essere capitale italiana della cultura per il 2019…
“Se non si interviene con una visione ampia – conclude Norma Naim – si rischia di fare un’altra ennesima brutta figura come quando siamo stati beffati da Matera in occasione di altra analoga iniziativa. Bisogna approntare progetti validi e non considerare l’evento unicamente come un barile da raschiare”.
Salvatore Orlando
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