Caserta. Rissa alla visita della Boschi. Guerriero: “Non sono un Masaniello, difendo i diritti della democrazia”

Spiacevole incidente questo pomeriggio all’ex Jolly Hotel, dove era in programma un convegno con la presenza della Ministra alle Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi, per illustrare le ragioni del SI al Referendum Costituzionale del prossimo ottobre. Ma a presenziare l’evento c’era anche una quindicina di persone che in maniera del tutto pacifica ostentavano dei fogli recanti la scritta ‘Io difendo la Costituzione’.  Tra loro anche Ciro Guerriero, presidente dell’associazione Caserta Kest’E’ e recentemente candidato al consiglio comunale di Caserta. Proprio Ciro Guerriero è stato vittima di un attacco fisico da parte di tre persone non meglio qualificate – qualcuno parla del servizio di scorta al ministro – che lo hanno accerchiato e colpito con  calci e ginocchiate, al punto di indurlo a recarsi in ospedale.

“Al Sant’Anna e San Sebastiano – racconta il diretto interessato – c’erano casi ben più gravi del mio e quindi ho preferito soprassedere, riservandomi la possibilità di farmi refertare successivamente, dopo aver casomai, consultato il mio medico curante. Ma non sono tanto le conseguenze fisiche a darmi rammarico, quanto il modo come sono stato trattato. Un pregiudicato sarebbe stato trattato in maniera diversa. Fortunatamente è intervenuto con tempestività il comandante dei Vigili Urbani Alberto Negro a calmare gli animi, altrimenti le conseguenze sarebbero state ben più gravi. Io non so se possiamo dire di essere ancora in uno stato democratico, se ad un cittadino, ad una pubblica manifestazione possa essere impedito di esprimere la propria opinione. Mi hanno tolto il foglio dalle mani e mi hanno ‘invitato’ ad andar via. Loro erano lì per dire la propria opinione, noi per esprimere la nostra, se sono queste le persone che ci amministrano, la vedo molto dura per la democrazia e per la libertà di pensiero”.

A Guerriero avrebbero anche riferito di qualche parola non certo gradita, pronunciata dal sindaco Carlo Marino. Certo c’è stato qualche screzio in campagna elettorale, ma la vicenda accaduta oggi esula dalle schermaglie antecedente al 19 luglio.

“Se otterrò le prove delle offese personali nei miei confronti il primo cittadino dovrà rispondere di quanto affermato. Se fossi stato un poco di buono avrei anche potuto giocarci sull’accaduto, ma sono qui a parlarne con decisione e determinazione perché voglio difendere determinati principi e determinati valori. Ho ricevuto la solidarietà di tanti uomini politici: Ventre ha diramato un comunicato stampa, Zinzi mi ha telefonato per sincerarsi delle mie condizioni, ma in questo momento non voglio passare per il ‘Masaniello’ di turno, sono semplicemente un cittadino che vuole difendere la Costituzione e la libertà ma i fatti accaduti oggi mi inducono a pensare che dobbiamo ancora lottare tanto per ottenere questo risultato”.