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L’annuncio è stato dato – come giusto che sia – dal sindaco Marino ma è l’assessore alla Cultura Daniela Borrelli a spiegare nei dettagli come è nata e come si vanno sviluppando le dinamiche che portano Caserta a candidarsi a capitale italiana della Cultura 2018. Di certo non è stato digerito lo ‘schiaffo’ che ha premiato Matera designata al titolo europeo per il 2019, ma sulla scia di quella valutazione il Ministero ha inteso dare ulteriore linfa al settore e la città della Reggia è pronta a rilanciare le sue ambizioni.
“Il MIBACT – spiega Daniela Borrelli – ha valutato positivamente tutti i progetti presentati in quella occasione e intende favorire le idee messe in campo dalle città in lizza alla competizione. Per cui è stato indetto il nuovo bando che farà da corredo all’evento ‘Matera 2019’.
Sono 21 le città italiane che aspirano alla nomina e alla messa in opera del progetto, Alcune di notevole spessore, altre di caratura minore ma tutte con titoli e meriti per legittimare la designazione.
‘Cosenza, Orvieto, Ercolano – osserva la Borrelli – hanno numeri decisamente importanti per contrastare il passo a Caserta ma nel mio dna la sfida rappresenta una delle peculiarità imprescindibili. Siamo già al lavoro per farci trovare pronti all’appuntamento. Staremo con gli occhi ben aperti e con le orecchie tese per cogliere tutte le opportunità della contingenza. Sappiamo di avere numeri importanti e li faremo valere. Questo è uno degli atti della neonata giunta Marino tra i più importanti e non vogliamo fallire. Un impegno duro che potrà dare tanta gratificazione ad una città troppo bistrattata e oggetto di luoghi comuni che stridono molto spesso con la realtà”.
Innegabili i benefici dell’operazione, come spiega la stessa delegata.
“Ci saranno eventi continui che tendono a valorizzare beni archeologici di indubbio valore, che daranno la possibilità ai tantissimi valenti artisti locali di ritagliarsi il proprio spazio, di portare alla ribalta un territorio che non ha uguali. I nostri monumenti avranno la possibilità di essere ripristinati a costo zero per la città, il ventaglio delle possibilità di una rivisitazione di opere e beni non sarà affatto trascurabile. Insomma abbiamo una grossa chance per ripartire e di certo non ce la faremo scappare”.
Salvatore Orlando