Cosa potrà mai riservare il futuro il imminente. Il cuope de theatre di stamattina pensiamo che già fosse stato architettato da tempo, e che mister Romaniello, avesse i giorni, e non le ore contate. Un colpo di coda degno di una stagione, iniziata sorprendentemente, sotto i migliori auspici, e che purtroppo sta concludendosi in malo modo. Da quante settimane, ormai non si contano più, si parla di calcio giocato? La risposta è una logica retorica, di tutte le vicissitudini che stanno imperversando, minacciosamente sulla testa della Casertana. A farne ne spese, la testa di Romaniello e sopratutto le ambizioni di un popolo, quello casertano, sedotto e poi abbandonato, tradito dalla società. Cosa potrà riservare il futuro imminente? Iniziano a circolare già i primi nomi per il post-Romaniello. Da Dino Pagliari, fino a Gaetano Fontana, quest’ultimo squalificato per i fatti di Salernitana-Nocerina e quindi non potrebbe andare né essere tesserato né andare in panchina. Si è fatto anche il nome di Bucaro, ma l’ex allenatore dell’Avellino pare abbia rifiutato. L’unica cosa certa, è che giovedì ci sarà da affrontare l’Akgragas, ed è altrettanto sicuro che in panchina siederanno l’ex vice di Romaniello, Andrea Tedesco coadiuvato da Paolo di Gaetano. Fonti molto vicine alla società rivelano che questa sarà la soluzione che traghetterà i falchetti fino alla fine della stagione, play-off o non play-off. In tutto questo alone di mistero, di fatti e misfatti, giovedì è obbligatorio vincere, una sconfitta assumerebbe la parvenza di una mannaia, e lascerà spazio ad un’ennesima settimana di polemiche su polemiche. Per il resto stendiamo un velo pietoso.
PASQUALE MANCO