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Non si sono spente le ostilità con le elezioni del 5 giugno sulla riviera domizia. Sin dal giorno dell’incoronazione di Angelo Barretta il suo competitor si è messo di buzzo buono per contestare atteggiamenti e comportamenti del nuovo sindaco non consoni – a suo modo di vedere le cose – ad una buona amministrazione comunale. A quattro mesi dal rinnovo del consiglio comunale di Cellole Guido Di Leone traccia il suo bilancio del nuovo governo e il suo è un senso di stupore misto a timore.
“Nei giorni scorsi – esordisce il leader di Movimento Civico – il sindaco ha indetto un incontro pubblico, aperto ai cittadini, sul bilancio dei primi 12o giorni di governo. Non siamo stati invitati noi dell’opposizione ma ci siamo presentati ugualmente per sapere cosa avesse da dire. Ebbene la nostra sorpresa è stata quella di sentire ancora una volta promesse e progetti, come se fossimo ancora in campagna elettorale e il nulla su quanto fatto finora dall’amministrazione”.
Eppure, a parere del capo dell’opposizione, ce ne sarebbero state di cose da dire. Come per esempio qualche inserimento nella commissione antisismica oppure l’individuazione, fino a poco tempo fa, spasmodica di responsabili del disastro Eco4 e che oggi pare non rappresenta più una priorità del governo cittadino. Oppure l’aumento della tassa sui rifiuti del 10% o l’aumento delle indennità per amministratori e nel caso del segretario comunale, la rinuncia al funzionario che operava a scavalco col comune di Mignano Montelungo per affidare l’incarico, a tempio pieno, ad un nuovo funzionario. Decisamente con un esborso maggiore da parte dell’Ente, anche se appaiono innegabili i vantaggi di una presenza costante ed ininterrotta.
Ma quello che preoccupa maggiormente Di Leone è il contenzioso di Cellole con la Eco4 che ha portato la ditta che gestiva lo smaltimento dei rifiuti in città alla denuncia contro l’Ente con un possibile ammanco, in caso di condanna, di 6,8 milioni di euro.
“Che sommati ai circa 3/4 milioni per i quali il comune è già in sofferenza potrebbe portare all’inevitabile dissesto finanziario. Ad ottobre – annuncia Di Leone – è previsto il giudizio e verso marzo la sentenza: dovremmo prepararci ad un 2017 per niente tranquillo per i cittadini cellolesi”
Salvatore Orlando
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