Cellole, smantellamento della centrale nucleare in tabella di marcia

Il consiglio comunale prende atto della missiva della Sogin. Allarme ambientale sotto controllo

Cellole – Approvati all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno nel corso del consiglio comunale di ieri sera. Il civico consesso si è aperto con una comunicazione del sindaco, Aldo Izzo, che ha voluto leggere ai presenti la lettera ricevuta dalla Sogin in merito alle operazioni di smantellamento del cosiddetto ‘camino’ presso la centrale nucleare del Garigliano. Dalla missiva si evince che tutto sta procedendo nel migliore dei modi e secondo i tempi previsti. Izzo ha anche sottolineato che fino a qualche tempo fa vi era una commissione nata ad hoc per la centrale di cui alcuni membri hanno poi deciso di rassegnare le dimissioni “in maniera ingiustificata. Alcuni di loro- ha affermato il sindaco Izzo- lamentavano che noi attraverso la commissione volevamo fare politica. Cosa alquanto assurda”. Il primo cittadino nel corso del consiglio comunale ha anche precisato come la presenza della centrale non influisca in maniera determinante sull’incidenza delle malattie neoplastiche. “Su 1500 pazienti solo il 2,7% sono affetti da tumore rispetto alla media nazionale che si aggira intorno al 4%. Questo non significa che dobbiamo stare sereni ed abbassare la guardia. Ma sicuramente è un dato confortante. Questo significa che la centrale non influisce così negativamente sullo stato di salute dei nostri concittadini, rispetto a quello che si registra nei Comuni che fanno parte della ‘terra dei fuochi’”. Izzo nel corso della sua comunicazione ci ha tenuto a precisare che sotto il punto di vista ambientale la situazione è alquanto positiva a Cellole. Il presidente Verrico ha poi proceduto con gli altri argomenti all’ordine del giorno. E’ stata, infatti, rinnovata la convenzione relativa al conferimento delle funzioni di Stazione Unica Appaltante ai sensi e per gli effetti dell’articolo 33 del D.Lg. numero 163 del 12/04/2006. Mentre l’argomento relativo all’adesione all’Asmel, associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti locali, è stato rinviato per mancanza di documentazione.