I dipendenti del Consorzio Aurunco: spariti tutti i politici. Solo Zinzi…

I dipendenti del Consorzio Aurunco di Bonifica, riuniti in coordinamento autonomo, a seguito di alcune notizie di stampa che riferiscono dell’interessamento di taluni esponenti politici alle loro sorti, affermano quanto segue. Lo stato di crisi legato alla mancata corresponsione degli stipendi, si protrae oramai da oltre tre anni. Nel corso di questo periodo, sono state ricevute senza alcuna regolarità ne temporale ne tantomeno di parità di trattamento, delle somme a titolo di acconto. Ad oggi, la media delle spettanze arretrate è superiore alle 12 mensilità. Mai, nel corso di questi ultimi tre anni, ai lavoratori tutti dell’Ente Consorzio di Bonifica è stata offerta solidarietà da alcun personaggio politico, di ogni rango e colore politico; nessun Consigliere Regionale, Sindaco degli otto comuni ricadenti nel perimetro consortile, Consigliere Provinciale, Consigliere Comunale, si è mai interessato delle sorti dei lavoratori e del grave stato di sofferenza che stessero sopportando essi assieme ai loro familiari. Unico segnale di vicinanza è stato offerto dal Consigliere Regionale, Avv. Giampiero Zinzi, il quale, esercitando un potere ispettivo di sua prerogativa quale Consigliere Regionale, ha formulato un’apposita “Interrogazione Consiliare” a risposta scritta, interrogando il Presidente De Luca su: – Quali siano i motivi del ritardato rimborso al Consorzio delle somme di cui al comma 6, dell’art. 8 della L.R. 4/2003; – Quali siano le prospettive future dell’Ente consortile e del suo personale onde evitare il blocco delle attività che comporterebbero rischi enormi per le popolazioni locali e per l’ambiente dell’intero litorale Domitio. Ciò detto, i dipendenti del Consorzio Aurunco di Bonifica, sono disponibili ad incontrare chiunque voglia avere notizie dettagliate sullo stato dell’Ente, animato da sincero interesse teso alla risoluzione delle problematiche che lo interessano. Al contempo prendono le distanze da chiunque voglia, siano essi politici eletti, partiti, sindacati, utilizzare la loro situazione di sofferenza a fini promozionali personali o di propaganda politica in vista delle imminenti elezioni amministrative locali che interesseranno molti dei comuni ricadenti nel comprensorio consortile.