Kioto Caserta, il bilancio di una stagione da applausi

Dalle lacrime al sorriso; dalla disperazione alla gioia; tormento ed estasi. Dalla polvere di una amara retrocessione, ai lustrini della qualificazione ai play off promozione in A1. Splendida araba fenice capace di risorgere dalle proprie ceneri. Eccolo in sintesi l’anno sportivo della VolAlto griffata Kioto. Quando sembrava che tutto fosse finito, che il sogno A era svanito, ecco arrivare il ripescaggio. La bella novella è subito onorata con la vittoria della Supercoppa italiana di Sand volley 4×4. La società, mai ferma, si da subito da fare. Campagna acquisti veloce e ben mirata. Conferme eccellenti, nuovo staff tecnico. La Kioto sin dai suoi primi gemiti da l’idea di essere destinata a qualcosa in più di una semplice salvezza. L’avvio non è, però, felice. Arrivano tre sconfitte consecutive anche se in una la Kioto strappa un punto alla forte Forlì. Poi la svolta. Colpaccio sul campo di Palmi e certezze rinforzate. Gagliardi ed i suoi collaboratori fanno un lavoro eccellente, la squadra alza il suo rendimento. La classifica migliora di gara in gara. La VolAlto si arrampica sino al quinto posto. Al giro di boa le rosanero hanno già 19 punti in classifica e diversi scalpi eccellenti da esporre in bacheca. A gennaio la squadra si rinforza con l’arrivo di Silvia Lotti. Aumentano le alternative tecniche. Continuano le vittoria, non mancano alcuni dolorosi scivoloni, ma la salvezza non è mai in discussione anche se per la matematica certezza della difesa della categoria bisognerà aspettare le ultime giornate. A quattro turni dalla fine la Kioto  occupa la settima posizione. Prestazione monstre sul campo di Trento. Arriva un punto, ma arriva anche il sorpasso di Chieri. Sul taraflex di Caserta si gioca lo scontro diretto play off con le piemontesi. Le rosanero sono sontuose. La Fenera va ko. Controsorpasso. Capolavoro sportivo contro Soverato e poi, chiosa finale, in casa con la Lilliput. Il sogno post season è realtà. La giostra promozione durerà solo un giro. Pesaro si dimostra più forte, ma l’eliminazione non sposta di una virgola le emozioni di un anno vissuto a mille all’ora, di un anno vissuto con il rosanero nel cuore! Grazie ragazze per il fantastico viaggio che ci avete fatto vivere.