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Dopo il primo appuntamento di domenica 26 giugno nella zona IACP di Via Matilde Serao, continua la campagna di ascolto delle periferie lanciata dei Giovani Democratici di Maddaloni. “Domenica scorsa – esordisce il segretario Alfonso Formato – abbiamo avuto la dimostrazione concreta che stiamo andando nella direzione giusta. Abbiamo avuto modo di confrontarci in maniera diretta con decine di persone, che hanno portato alla nostra attenzione problematiche concrete che affronta quotidianamente chi vive in periferia e a cui la politica deve essere in grado di dare soluzioni. Siamo tornati in un posto dove il nostro Partito mancava da troppo tempo, ed il cui destino non può più essere lasciato a se stresso. La mancanza di lavoro, la sicurezza, il controllo e la cura delle periferie di Maddaloni devono essere un punto cardine dell’azione amministrativa della nostra città”.
L’impegno dei GD sul tema dunque continua, e la giovanile del Partito Democratica è pronta a scendere ancora in strada. “Il nostro operato non può limitarsi a delle sporadiche apparizioni o a delle ‘passerelle’ sulle quali farsi immortalare, senza poi portare nessun tipo di contenuto. Maddaloni, e soprattutto i suoi giovani, ci chiedono ed hanno bisogno di altro, di idee e non di proclami. Il nostro impegno deve essere costantemente orientato alla valorizzazione delle periferie ed alla creazione di strumenti che aboliscano la classificazione, attualmente esistenze, tra cittadini di ‘serie a’ e cittadini di ‘serie b’. Continueremo dunque a parlare alla gente dell’istituzione del ‘baratto amministrativo’ come soluzione che alleggerisca la pressione della tassazione sulle famiglie meno abbienti e, nel contempo, garantisca dei servizi essenziali nei quartieri in cui queste famiglie risiedono e dell’istituzione di imposte di scopo finalizzate alla creazione di spazi e strutture di utilità sociale. Il prossimo appuntamento della nostra campagna è fissato per domenica 3 luglio in Via Feudo, dove accoglieremo volentieri presso il nostro gazebo i cittadini per tracciare insieme un progetto che possa dare prospettive di sviluppo sociale alla nostra città”.