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E’ stata effettuata venerdì scorso l’autopsia sul corpo di Siham Laaraichi, la trentenne finita sotto il treno nel giorno di ferragosto e morta sul colpo schiacciata sulle rotaie. L’esame necrologico è stato effettuato alla presenza della sorella Nadia e del fratello Bouchaaib, arrivati a Casapulla, quartier generale della comunità islamica di appartenenza, per gli adempimenti del caso. Effettuata l’autopsia le operazioni di rimpatrio sono coordinate dall’Imam Aziz Semri, di concerto col consolato marocchino a Napoli. E proprio la sede partenopea dell’istituzione ha fatto sapere che si sobbarcherà tutte le spese del rientro in patria. Ma non per questo si è fermata la gara di solidarietà partita anzitempo. Tutti i componenti della comnunità – come sempre avviente in questi casi – si sono mobilitati nella colletta, alla quale hanno partecipato anche tanti italiani, sensibili alla particolare e sfortunata sorte della giovane atleta che gareggiava per la società Il laghetto di Napoli.
Abbiamo proseguito nella gara di solidarietà – afferma Aziz Semri – destinando la cifra raccolta alla famiglia in Maroccco. Ringraziamo quanti hanno dimostrato affetto e solidarietà alla comunità islamica di Casapulla, dove mi preme sottolineare siamo stati accolti in maniera egregia e che quotidianamente ci offre i segni tangibili della solidarietà e della perfetta integrazione”.
Qualche intoppo burocratico si è registrato nelle modalità del rimpatrio di Siham, per cui il ritorno della salma in Marocco è previsto tra martedì e mercoledì. Prima di imbarcarsi da Capodichino, la bara farà tappa a Via Kennedy a Casapulla dove gli amici e i connazionali le rivolgeranno l’ultimo saluto e la preghiera che l’accompagnerà nello Janna.
Salvatore Orlando
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