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In riferimento al comunicato del Presidente della Provincia di Caserta Di Costanzo, premesso che la Società VolAlto condivide la linea politica di sostenere e dare spazio a tutte le discipline sportive, e’ doveroso chiarire che la proposta avanzata dal club rosanero di prendere in gestione il palazzetto, deriva esclusivamente dalla volontà di superare disservizi già esistenti. La società inoltre teme un possibile peggioramento della situazione in vista del passaggio di competenze alla Regione e del conseguente decentramento.
“Di certo – afferma il presidente Barbagallo – non e’ nostra intenzione averne un utilizzo esclusivo, cosa peraltro chiaramente esposta nella bozza di contratto di gestione che era stata stilata con l’allora Agis.
Tale situazione – prosegue il massimo dirigente rosanero- è nota ed é dimostrabile dalle foto allegate, che confermano lo stato di fatto e di degrado della struttura, a tre giorni dall’inizio della stagione sportiva. Oltre le mille difficoltà ed i disagi cui sono ormai abituati gli spettatori, immagino l’ idea che si faranno le nuove atlete, parte delle quali provengono da realtà importanti del centro Nord”.
In riferimento alla presunta incapacità economica della VolAlto addotta dal Presidente Di Costanzo quale motivazione per giustificare il rifiuto della richiesta di gestione del Palazzetto,” si tratta- aggiunge Barbagallo – di dichiarazioni nettamente infondate e lesive dell’immagine della Società che si riserva di adottare le relative misure nelle sedi competenti, atte a tutelare il nome e l’immagine di un Club conosciuto a livello Nazionale grazie ai risultati raggiunti”.
La Volalto si augura che tale situazione possa essere serenamente chiarita e risolta quanto prima, nella prospettiva comune che vede lo sport senza colori politici, ma specchio e vanto di un territorio e invita la classe politica, ad essere seriamente più presente in quelle che sono le esigenze di tutte le società sportive della Provincia di Caserta.
“Diversamente- conclude Barbagallo- se tale situazione non dovesse risolversi e consentire il normale svolgimento degli allenamenti, la società si vedrà suo malgrado costretta, a trasferire in altro comune, dotato di idonee strutture, tutte le attività; circostanza che auspichiamo non avvenga mai”.
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