PALLAVOLO SERIE A2. La Kioto Caserta si arrende a Pesaro in gara uno play-off

Gara uno è di Pesaro, ma la Kioto esce dal campo tra gli applausi di un palazzo gremito quasi in ogni ordine di posti. Ottima al prestazione della formazione di coach Bertini. Caserta ci ha provato, più volte in vantaggio, ma, alla fine muro e battuta di Pesaro hanno fatto la differenza. In questa stagione, purtroppo, le marchigiane si stanno rivelando vera bestia nera per la Volalto. Tre incontri e tre sconfitte. Tutte, però, al termine di gare decisamente intense ed equilibrate. Così è stato anche stavolta. Alla fine fa festa la squadra di coach Bertini rivelatasi più glaciale nel giocare i punti più caldi della contesa, ma, soprattutto più intensa e con la correlazione muro difesa su livelli di eccellenza. Ora a Lubian e socie per garantirsi la semifinale con Monza basterà vincere o perdere anche 3-1 o 3- . La Kioto, però, non si arrende e domenica proverà a capovolgere la storia della serie si da continuare il suo sogno.

Pronti via e le squadre mostrano subito i muscoli. Dopo il 3-3 iniziale, le padrone di casa scattano sul 7-4. La Kioto, però, soffre tantissimo in ricezione. Pesaro è insidiosa al servizio. Così si apre il break rososblù di 1-8 con il quale si va al time out tecnico con la myCicero avanti di quattro. (8-12). Al rientro dalla sospensione le ospiti allungano sino al 8-13. A quel punto per le casertane diventa una impresa riuscire a risalire la china. Le rosanero giocano bene i cambi palla, ma anche la myCicero fa lo stesso sul servizio delle campane. Si va sul 14-19. Gagliardi chiama sospensione. La Kioto ha un sussulto. Risale sul meno tre e adesso è Bertini a chiamare sospensione. (16-19). Di Iulio al servizio propizia un nuovo allungo delle ospiti. (17-22). Sembra finita. Non sarà così. La Percan ne fa due di fila, la Volalto torna ancora sulle rivali. Liliom e due muri della Sestini riportano la myCicero al largo. (20-24). Caserta annulla il primo, poi si arrende. 21-25

Parte bene la Kioto nel secondo set. Casillo è molto reattiva e con lei la Percan (6-4). Pesaro, però, insiste sul servizio. Con la battuta riesce a fare decisamente male alla Kioto che soffre terribilmente in ricezione. Da questi errori in difesa arriva il break delle ospiti che così vanno al time out tecnico avanti di due lunghezze. (10-12). Pesaro difende benissimo, il muro porta spesso ottime notizie anche se è il servizio il fondamentale più importante. Caserta continua a soffrire in difesa ed anche la sua parte offensiva ne risente. Gagliardi chiama sospensione. (14-17). Una contestata decisione degli arbitri da il più cinque alla myCicero. Il coach della Kioto chiama nuovamente sospensione ( 15-20). Le rosanero rientrano in campo armate da sano furore agonistico. Percan e Harelik fanno male alla difesa avversaria. Arciprete sbaglia la ricezione. Le padrone di casa prima impattano (21-21), poi mettono la freccia. Pesaro non è arrivata quarta per caso. Mezzasoma e la stessa Arciprete riprendono a martellare. Si procede punto a punto. Il muro della Sestini regala il set point alle compagne. La Kioto sbanda in difesa ed anche il secondo set va in riva all’Adriatico. 23-25

Dopo il promettente inizio della Kioto andata avanti 4-1 e poi 7-2, le rivali riprendono a macinare gioco. Sempre le stesse le armi. Servizio insidioso, intensità ai massimi livelli,  muro decisamente importante. La battuta della Di Iulio continua ad essere foriera di positive notizie per la myCicero e così le ospiti vanno a mettere la freccia. (8-11). Il muro di Pesaro non perdona. In questo frangente la Kioto non riesce proprio a passare. Break di 1-10 delle marchigiane. (8-12). Al rientro dal time out tecnico le campane hanno una importante accelerata. Riescono a ricevere bene ed anche l’attacco ne guadagna. La Kioto risale sul meno uno, ma ancora una volta la differenza la fa il muro. Sestini, la stessa Liliom sono da capolavoro in questo fondamentale. La Kioto si irretisce. Non riesce più a passare. (11-18). Il set è andato. Pesaro controlla e chiude parziale e incontro. 13-25. Domenica gara due. Servirà l’impresa…mai dire mai.