[adrotate banner=”16″]
Recale. I Democratici recalesi non mollano sulle bollette rifiuti, e sabato 24 luglio in piazza Aldo Moro, dalle 18, allestiranno un gazebo per informare i cittadini sulla vertenza aperta con l’amministrazione comunale in merito alle tariffe Tari 2016. Il PD ha sottoposto alla sindaca Vestini un preciso e circostanziato dossier sui tanti errori, tecnici e politici,
contenuti nelle delibere riguardanti le bollette della spazzatura, chiedendone un’urgente riscrittura. Un duro attacco a cui la maggioranza non ha ancora dato risposte, arroccandosi in un silenzio assoluto. Non usa mezzi termini il segretario cittadino del PD nel commentare il comportamento degli amministratori.
«Sono trascorsi quasi due mesi da quando abbiamo protocollato il dossier – afferma Michele Lasco – e non abbiamo ricevuto nessun riscontro. Questo modo di fare, oltre ad essere una enorme scorrettezza istituzionale, è veramente sconcertante e irresponsabile. Come ci si può trincerare in un assoluto mutismo e immobilismo quando, sulla base di rilievi dettagliati, ti viene chiesto di verificare la correttezza di un provvedimento che tocca direttamente le tasche dei cittadini e che rischia di produrre infiniti contenziosi, ponendo l’ente Comune in estrema difficoltà? I saggi dicono che chi tace acconsente. Per noi questo silenzio è la conferma che avevamo ragione e che i nostri rilievi sono tutti andati a bersaglio. Evidentemente – rincara Lasco – chi doveva rispondere non ha argomenti e capacità per farlo.»
Il circolo PD sta portando avanti la battaglia sulla TARI dal 2014, quando nelle case dei recalesi arrivarono bollette che superavano i 900 euro. Negli anni, grazie ad una campagna martellante, il PD è riuscito a strappare tariffazioni più eque, abbassando la tariffa più alta di circa 200 euro. Secondo i militanti di via SS Salvatore, però, ci sono ancora margini di manovra per ulteriori risparmi, in particolare riequilibrando la ripartizione delle spese tra utenze domestiche e non domestiche a favore delle prime, recuperando gli introiti della vendita dei rifiuti riciclabili e avviando una seria lotta all’evasione, tra l’altro obbligatoria per un comune in dissesto.
«Abbiamo formulato varie ipotesi di calcolo – precisa Angelo Anemola, della segreteria cittadina del PD – da cui emerge che la tariffa più alta delle famiglie si potrebbe abbattere di ulteriori 70-80 euro, senza penalizzare le imprese. A proposito di queste ultime, la delibera incriminata contiene un’autentica fiera degli errori. Sono stati sbagliati i coefficienti di calcolo per 82 utenze su 156. Ben 69 utenze commerciali hanno ricevuto il regalo inaspettato di uno sconto del 30%, mentre le rimanenti 13 si ritroveranno a pagare ingiustamente oltre il doppio del dovuto, con un rincaro medio di circa 300 euro. Spero che la regola del silenzio non diventi una sciagurata abitudine dell’amministrazione – conclude Anemola – e invito i cittadini ad informarsi e a confrontarsi con le nostre proposte sabato pomeriggio, presso il gazebo che allestiremo in piazza Aldo Moro».
[the_ad id=”13219″]