Santa Maria Capua Vetere. La città si avvia verso il rinnovo del consiglio comunale ma quella sfiduciata cinque mesi fa lascia una eredità pesante, per impegni assunti all’atto del suo insediamento e mai rispettati. La denuncia arriva da Alfredo Mattiello, presidente del Comitato C1 Nord, l’area che va dal lato nord di Viale Consiglio d’Europa fino all’altezza del casello autostradale. In pratica circa 7000 residenti abbandonati al degrado più assoluto e alle prese con problematiche che nessuno sembra voler prendere in considerazione. Erbacce ovunque, spesso piccoli serpenti e ratti fanno capolino. Ed insieme alle condizioni poco consone alla vibibilità c’è anche il problema, più volte sollevato e mai esaudito, della rotonda progettata all’intersezione tra Via Galatina e Via Giovanni Paolo I e conseguente doppio senso di marcia di quest’ultima.
“Già da mesi – annuncia Mattiello – sto sollecitando gli uffici competenti a mettere fine a questa querelle che si prolunga da tempo, ma a Palazzo Lucarelli fanno a scaricabarile. Ho dovuto salire e scendere le scale più volte per capire dove erano state affossate le carte relative alla realizzazione dei lavori. Stamattina mi hanno detto che finalmente la firma della ditta aggiudicataria dei lavori è arrivata, ma finché non vedrò le ruspe all’opera continuo a nutrire i miei dubbi. Chi proviene dall’autostrada e deve immettersi in Santa Maria deve fare un giro abnorme, a meno che non pratichi la furbata di fare repentina inversione di marcia appena imboccata la perpendicolare con innegabili rischi per sé e per le vetture che seguono”.
Inevitabilmente i lavori della rotonda potrebbe risolvere non pochi problemi alla circolazione del rione, ma Mattiello viene coinvolto dai residenti – in virtù del suo ruolo di presidente del Comitato di quartiere – su altri aspetti che porta all’attenzione degli organi competenti e che rimangono puntualmente inevasi.
“Sul territorio di pertinenza insistono sia il parco giochi per i bambini sia il cimitero. In entrambi i casi definire poco decoroso come si presentano entrambi è un eufemismo. Il primo presenta avvallamenti nella pavimentazione e assoluta aridità nei siti in cui è prevista l’erba. E così i bambini molto spesso si ritrovano a repentaglio dovendo giocare sul selciato e non sono affatto regolamentate le misure di sicurezza. Per entrare al cimitero sarebbe bene calzare degli stivali molto alti. Erbaccia dappertutto con relativo proliferare di serpenti e topi. Ad occhi esposto fanno eco orecchie da mercanti ed ho deciso di cominciare ad interessare l’opinione pubblica con incessanti interventi sulla stampa. Sto già programmando di far intervenire Striscia la Notizia…”