Santa Matria Capua Vetere. Non si placano le polemiche attorno all’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere. Dopo le problematiche annesse alla canna fumaria e allo scarico di acque di esercizi commerciali insistenti nella zona, alla ribalta ora l’allestimento di una fiera in un punto nevralgico dal punto di vista artistico ed archeologico della città. Ad alzare la voce stavolta è Giuseppe Casillo in qualità di referente dell’Associazione ‘Amici dell’Anfiteatro’ e promotore del Progetto Candidatura dell’Anfiteatro Campano.
“Trovo assolutamente assurdo quanto avviene nell’area archeologica dell’Anfiteatro Campano. Un’area archeologica non può diventare un’area fieristica essendo due cose distinte e distanti. Ora manca soltanto che vi organizzano anche le Sagre della Porchetta. Invito gli appassionati e cultori dell’Arte e dell’Archeologia in particolare a ribellarsi a questo scempio. Quello che accade qui non accade in nessun Anfiteatro del mondo. Adesso basta. La Soprintendenza non può restare in silenzio ed il Ministero deve intervenire subito ad horas. Già nei giorni scorsi ci sono stati vari episodi che tutto rappresentano tranne la valorizzazione e salvaguardia del sito (principio d’incendii delle canne fumare, svernamento nel prato di scarichi, ecc…). Chi ama l’Arte e l’Archeologia e punta su di esse per il rilancio della città non può restare a guardare in silenzio”.