S. Maria C.V. al voto. Nicola Cantone risponde a Mirra

Il portavoce delle associazioni rivendica il ruolo di queste nei vari appuntamenti elettorali

Non si fa attendere la risposta, anche abbastanza piccata di Nicola Cantone alla nota del candidato sindaco Antonio Mirra nelle prossime elezioni amministrative di Santa Maria Capua Vetere. Eccola pubblicata integralmente.

Mio carissimo avvocato ho letto e riletto il suo ultimo intervento  sulla stampa locale ed ho letto e riletto le nostre ultime due note, di cui solo una firmata da me. Sono rimasto perplesso per vari motivi che in breve cercherò di chiarire. La mia prima perplessità è stata del perchè Lei si sia rivolto a me e non alle associazioni dimuriane, di cui io sono un semplice portavoce. Non sono certamente un segretario politico che stabilisce e formula indirizzi politici o detta come condurre una campagna elettorale. Non sono il rappresentante delle associazioni che abbia meritato, in quattro anni e mezzo, l’invito a qualche riunione di maggioranza. Sono quello che è rimasto vicino al sindaco uscente, anche quando un certo Campochiaro mi ha reso ridicolo, per un suo naturale istinto istrionico, dimenticandosi di chi io ero per lui e dimostrandomi nei fatti che per politica si perdono i lumi della ragione. Ma lasciamo perdere e veniamo ad una precisazione necessaria: chi siamo in questo momento. Siamo un gruppo di persone che per uno strano fenomeno spontaneo si è trasformato sul territorio in un nuovo movimento socio-politico, che nasce dalle associazioni civiche inventate da Nicola Di Muro, modello preso ormai ad imitazione da tutti, per sperare di ben riuscire nella prossima  campagna elettorale.  Usciamo dalle ultime tre elezioni sempre vincenti, anche se nel corso delle varie consiliature abbiamo perso pezzi o per un motivo o per un altro, fino alla caduta del sindaco Biagio Di Muro. Per quanto già detto in altre circostanze appare fin troppo evidente che non siamo più a sostenere un membro della famiglia Di Muro, perché essi sono del tutto fuori dell’agone politico di questa competizione elettorale. Pertanto proverbi ed illazioni sono del tutto fuori luogo e gratuite. Siamo invece a sostenere il nostro vecchio programma elettorale scritto nel 2011, tirato su con la partecipazione di tante brave persone e lo abbiamo difeso con i denti in qualunque occasione. In  quel programma e tra i punti di maggior rilievo vi era la difesa dei nostri gioielli di famiglia, di cui il tribunale era tra i più rappresentativi. Abbiamo scritto e riscritto tanti articoli per sensibilizzare l’opinione pubblica a riguardo e di tutta risposta ora Lei mi viene a dire che è mancato il mio “prezioso contributo” e che nelle varie manifestazioni in città e fuori città era mancata la mia “presenza”. Ma che avrebbe potuto un vecchio pensionato quale io sono di fronte a parlamentari e colossi del foro sammaritano ? Forse Lei mi vuole sfottere ? E ben venga anche  questo per il bene della città. Torniamo comunque al nocciolo della sua esternazione ed andiamo a ricordare a tutti come la storia ci insegna, che in campagna elettorale non si va troppo per il sottile e che qualche sviolinatura può anche esserci. D’altra parte giochiamo in due squadre diverse dove ognuno fa la sua parte. Per cui carissimo avvocato, dopo aver riletta per l’ennesima volta la mia nota mi chiedo perché tanta preoccupazione di accusarmi, forse perché doveva dare “sfizio” a qualche suo sostenitore o perché pensa che io possa essere un possibile avversario da smarcare. Stia tranquillo non c’è alcun pericolo, in quanto a breve queste associazioni usciranno con la proposta di un proprio candidato alla carica di sindaco. Sarà veramente il “nuovo”, come Lei auspica per il bene della città. Per cui Le chiedo perché si preoccupa di assumere una posizione difensiva così energica quando da parte nostra non c’è stato nessun atteggiamento negativo nei suoi specifici confronti. Le nostre note sono chiare e tutte rivolte ad altri e di sicuro non intaccano minimamente la sua persona. Volesse il cielo che diventasse sindaco, affrancato da ogni condizionamento di quelli che adesso si propongono di aiutarla. Non prenda le difese di costoro, politicamente è un grave errore. Faccia valere la sua personalità e vedrà che anche da questa associazioni verranno i dovuti plausi. Non voglio dilungarmi ulteriormente, ma una cosa Le devo dire perché proprio non l’ho digerita. Lei non doveva rendere palese con la sua lettera le scuse che le ho formulato in una precedente occasione. Lo avrei fatto anche in presenza di mille persone. L’ho presa come un gesto di un bambino capriccioso che dice “…mo u dico a mammà. E visto che i proverbi piacciono sia a me che a Lei, le propongo un affettuoso “arrivedercie …… Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha rato, ha rato. ….. perché dopotutto domani è un altro giorno …… , …. con un impegno però, che per quello che io possa rappresentare nello scenario politico sammaritano di destra o di sinistra, e nella demonizzazioni che le associazioni avrebbero nei confronti dell’una o dell’altra Le assicuro la più completa disponibilità, non solo mia ma anche di tutti i miei amici delle associazioni , a qualunque metro di confronto perché anche noi “preferiamo parlare della città, del suo futuro, di programmi e di progetti per farla uscire dalla situazione in cui si trova, situazione che è sotto gli occhi di tutti”.