SMCV al voto. Parte da Piazza Bovio la campagna di ascolto di Mirra

Santa Maria Capua Vetere. Al via nel pomeriggio l’iniziativa di Antonio Mirra, candidato a sindaco con 10 liste civiche tesa a coinvolgere i cittadini nella stesura del programma da presentare in vista elle amministrative del prossimo 5 giugno. Gli attivisti dello staff messo su dall’avvocato hanno allestito un banchetto in Piazza Bovio, proprio di fronte al Teatro Garibaldi dove si sono radunati i simpatizzanti e sono stati interpellati i passanti in transito. E’ stato distribuito un volantino nel quale le persone interessate potevano esternare le proprie idee per migliorare la città. ‘Se io fossi sindaco…’ è lo slogan dato all’iniziativa e ciascuno è stato invitato ad esprimere le proprie opinioni. E’ sceso anche in piazza anche il candidato sindaco che si è intrattenuto coi numerosi candidati delle liste affluiti ed anche con cittadini comuni che, riconoscendolo, non hanno disdegnato di porre quesiti, ma quando poi hanno capito lo spirito dell’iniziativa di buon grado si sono sottoposti al cliché programmato.

‘E’ una delle peculiarità della mia discesa in campo – ha affermato Mirra – veniamo in piazza ad inizio della campagna elettorale ma intendiamo farlo anche ad elezioni eventualmente vinte. Abbiamo scelto Piazza Bovio come cuore pulsante della città, ma domani saremo al Rione Sant’Andrea e lunedì ci sposteremo alla C1 Nord”.

Le condizioni meteo sono state clementi con l’organizzazione. La pioggia della mattinata aveva suggerito di spostare il tutto presso il comitato, nella vicina Piazza Mazzini, ma poi la schiarita pomeridiana ha consentito di operare nella sede naturale. Inevitabilmente presso la sede si sarebbero recato soltanto gli interessati, in Piazza invece è stato possibile contattare chi delle iniziativa non ne aveva sentito neanche parlare.

“E’ un procedimento molto democratico – ha ribadito Mirra – che mutuiamo da altri movimenti politici e crediamo che possa fare innegabile presa presso i cittadini. Del resto il primo impegno di chi si propone ad amministrare la città è quello di prestare orecchio alle persone cui ci rivolgiamo per ottenere i consensi necessari per andare ad amministrare. Se ai cittadini non diamo la possibilità di ascoltare i loro desiderata, risulterebbe nulla e vacua la nostra ambizione di andare a risolvere i loro problemi”.

Salvatore Orlando