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San Nicola la Strada diventa in questo periodo capitale del disagio. Trasmissioni televisive a carattere nazionale portano alla ribalta le criticità afferenti i sempre più numerosi migranti che tengono sul chi vive l’attenzione per i residenti, mentre a livello più locale c’è forte preoccupazione per l’orientamento della confinante Caserta circa l’istallazione di un biodigestore anaerobico in località Lo Uttaro, zona insistente nel territorio della città capoluogo ma che maggiormente interessa le abitazioni della popolazione sannicolese. Sulle due vicnde abbiamo ascoltato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle che, ci dice la sua sulle questioni.
“Per quanto riguarda il problema dei migranti ci troviamo di fronte ad una emergenza di carattere ultranazionale e al di la di qualche iniziativa sporadica penso che noi – e intendo anche l’amministrazione comunale – può fare ben poco. Il problema va affrontato alla radice. Nello specifico del Parco Mecos oltre che verificare se la convenzione stipulata dall’Associazione che ha presentato il bando per l’acoglienza dei cento migranti sia rispettata oppure le condizioni delle persone che ne usufruiscono non siano proprio aderenti alla vivibilità, al decoro e alla dignità richiesta. Per quanto ne so io, alle iniziali titubanze manifestate dagli altri inquilini della struttura, è seguito un periodo di quasi solidarietà di questi ultimi verso gli extracomunitari. Ciò significa che l’integrazione è possibile in considerazione del fatto che al di là di sporadici episodi – nei quali spesso non sono coinvolti gli ospiti del parco – non ci sono elementi ostativi alla convivenza tra noi e loro. Purtroppo i problemi di ordine pubblico che alle volte si verificano devono essere risolti dalle strutture sovrastanti. Come rappresentate del Movimento grillino posso dire di aver portato con la nostra referente parlamentare Vega Colonnese nei palazzi di competenza le nostre istanze e speriamo che chi di dovere possa moniterare la situazione e risolvere le problematiche”.
Più incisiva, per ovvie ragioni, potrà essere l’azione dell’amministrazione comunale per quanto attiene all’altro problema che toglie momenti di serenità ai cittadini sannicolesi. Il biodigestore anaerobico che Carlo Marino, con una delibera di giunta, ha deciso di istallare nell’area Lo Uttaro non trova nessuno d’accordo. Già si sono levate voci di dissenso anche nel capoluogo, a maggior ragione i cittadini interessati voglio esprimere il loro deciso dissenso.
“Il sindaco Marino – osserva De Matteis – può farsi forza della legittimità che gli deriva dalla proprietà della zona ma non credo che la sua scelta sia corredata dalla sufficiente opportunità. Aggiungere una nuova industria insalubre ad un’area che necessita di una accurata bonifica non mi sembra il top per affrontare l’emergenza ambientale. San Nicola la Strada ha già dato in questi termini e non si possono vessare ulteriormente i cittadini con scelte scellerate”.
La conferenza dei capigruppo di ieri ha ufficializzato un consiglio comunale congiunto con gli amministratori di San Marco Evangelista e i rappresentanti del Commissario Prefettizio di Maddaloni per eventuali strategie a opporre alla volontà di Caserta. Gli oppositori del biodigestore a loro volta si appellano alla legge regionale che prevede prima la bonifica dell’intera area e quindi intraprendere – semmai fosse opportuno – l’iter burocratico per dare seguito alle attuali intenzioni. In ogni caso si punta anche sulla prossimità del futuro policlinico – se c’è ancora la volontà di realizzarlo – per ‘consigliare’ l’inopportunità di tale realizzazione.
“Ci opporremo con tutte le nostre forze – conclude De Matteis – coinvolgendo anche associazioni ambientaliste e di qualsiasi altra natura per dire no ad un’opera che si annuncia decisamente nociva non solo per chi abita a ridosso de Lo Uttaro, ma anche per l’intero territorio”.
Salvatore Orlando
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