S. Tammaro. Incidente Cappabianca, il racconto del testimone

Il sindaco Eduardo Cimmino annuncia il lutto cittadino. Martedì una fiaccolata organizzata dagli amici

San Tammaro. Una città sconvolta, due comunità colpite da affranto dolore. Ancora si stenta a credere quanto accaduto a due gemelli 24enni il cui slancio di altruismo è costato la vita ad uno di essi e profonde ferite all’altro. A diverse ore dal terribile incidente comincia a delinearsi la dinamica che l’ha provocata. I testimoni stanno descrivendo nei dettagli alla Polizia quanto è accaduto poco dopo la scorsa mezzanotte. I giovani tammaresi, in compagnia di altri amici, percorrevano l’asse mediano in direzione Lago Patria. Poco prima di questa uscita si sono fermati poiché avevano notato una C3 coinvolta in un tamponamento. In pratica quindi non è stato alcuno scontro a provocare la sosta fatale. Nel tentativo di dare soccorso ai passeggeri interessati all’urto sono scesi dalla macchina e venivano travolti da una Punto che viaggiava nella stessa direzione ad alta velocità. Giovanni Cappabianca trovava la morte sul colpo, il fratello Paolo riportava gravi ferite per cui si rendeva necessario il trasporto al San Giuliano di Giugliano dove arrivava in stato di coma.

Tutta San Tammaro si è unita alla famiglia Cappabianca. A nome della città il sindaco Cimmino ha invitato a sospendere qualsiasi attività ludica, sportiva o di altra manifestazione che potesse richiamare aria di festa. “C’è poco da festeggiare” ha scritto il primo cittadino sul suo profilo facebook, annunciando nel contempo una giornata il lutto cittadino nella giornata dei funerali.

Gli amici invece, in attesa di notizie positive per le condizioni di Paolo, stanno già organizzando una fiaccolata che martedì sera a partire dalle 20,30, si snoderà per le strade cittadine partendo dalla Chiesa Madre arriverà fin presso la casa della famiglia Cappabianca sita in una traversa di Via XXIV Maggio