San Felice a Cancello. Aggiornamento. Appalti in cambio di mazzette. Ecco tutti i nomi e i volti degli arrestati

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Maddaloni hanno posto in esecuzione un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di S.  M. Capua Vetere, su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di amministratori, funzionari, impiegati del Comune di San Felice a Cancello, del comandante della polizia municipale, nonché di imprenditori, alcuni dei quali operanti nel settore dei rifiuti, per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti di pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.

[wp_ad_camp_1]

Fra gli altri,  sono stati contestati fatti di corruzione, di falso in atto pubblico, di turbativa d’asta, ancora una volta legati alla gestione dei rifiuti. In particolare, è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere nei riguardi di:

  1. De Lucia Pasquale, consigliere provinciale e sindaco del comune di San Felice a Cancello;
  2. Auriemma Felice, responsabile ufficio tecnico comune di San Felice a Cancello;
  3. De Lucia Andrea, imprenditore;
  4. Scarano Francesco, Comandante polizia municipale;
  5. Petrone Francesco, vicesindaco e assessore aff’ambiente;
  6. Basilicata Antonio, responsabile settore rifiuti;
  7. Balsamo Massimo, imprenditore settore rifiuti;
  8. De Lucia Clemente, consigliere comunale.

Mentre, è stata adottata la misura degli arresti domiciliari nei confronti di:

  1. Di Giunta Rita Emilia Nadia, Dirigente della provincia di Caserta, amministratore delegato “Terra di Lavoro” Spa, tesoriere della Fondazione “Campania Futura”.
  2. Nuzzo Antonio, imprenditore;
  3. Chersoni Roberto, imprenditore settore ristorazione;
  4. Chersoni Francesco, imprenditore;
  5. Chersoni Antonio, imprenditore;
  6. Chersoni Carlo, imprenditore;
  7. Papa Vincenzo, consigliere comunale;
  8. Perrotta Luigi Raffaele, imprenditore;
  9. Perrotta Giuseppe, imprenditore;
  10. Schiavone Antonio, imprenditore;
  11. Schiavone Salvatore, imprenditore;
  12. Russo Annamaria, imprenditore;
  13. De Rosa Giuseppe, imprenditore.

Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere (art. 416 c.p.), finalizzata alla commissione di una serie indefinita di fatti di  corruzione per un atto contrario ai doveri  d’ufficio (319   c.p.), di falsità ideologica (art. 481 c.p.), di concussione (art. 317  c.p.), di finanziamento   illecito  dei partiti  (art.  7 1. 1974 n. 195), di falsità  materiale commessa dal  P.U. in atti pubblici (art.   476  c.p.),  di  falsità  ideologica commessa dal P.U. in atti pubblici  (art. 479 c.p.),  turbata  libertà  degli incanti  (art. 353 c.p.) e truffa  aggravata  ai danni dello Stato (art. 640, comma  2, c.p.)  e abusi di ufficio. Le  investigazioni    sono  state  avviate  nel  dicembre   2013  a  seguito  dell’esplosione    di  un ordigno  artigianale  nella  frazione  Polvica  del Comune  di San Felice  a Cancello (CE),  che danneggiava il vivaio   di  proprietà   dell’aggiudicatario dei  lavori  di  posizionamento  di piante ornamentali  in quel centro, la ditta “Ever Green” facente capo a DRAGONE Luigi. L’indagine,   immediatamente  avviata, consentiva  di disvelare  una  fitta trama  di rapporti  di natura  criminale, coinvolgente esponenti del mondo politico (titolari  di cariche  elettive  e non), del settore amministrativo del Comune di San Felice a Cancello, nonché dell’immancabile settore dell’impresa   privata. Le complesse e articolate indagini sono state condotte dai CC della Compagnia di Maddaloni, coordinate dalla Procura di  S. Maria Capua Vetere, lungo l’arco di circa diciotto mesi;  esse sono consistite, fra l’altro,  nella predisposizione di accurate consulenze tecniche e di intercettazioni telefoniche ed  ambientali, nonché   nella espletamento di numerosi   interrogatori ed audizioni  di persone informate sui fatti  e nella  effettuazione   di accurati    servizi   di   pedinamento ed osservazione dei soggetti indagati. Nel corso dell’attività sono  tati riscontrati   numerosi  illeciti compiuti, negli ultimi anni, da esponenti politici e dirigenti dei settori  strategici del Comune di  San  Felice a Cancello (Settore Ecologia  e Ufficio  Tecnico e Lavori  Pubblici) nella gestione delle gare di appalto e nel rilascio di varie autorizzazioni  amministrative   (in particolare permessi a costruire). Sul  versante   imprenditoriale    sono  emerse diverse figure di  soggetti operanti   in  svariati settori  (rifiuti,  ristorazione,  materiale  elettrico,  autolavaggio), da qualificarsi, a pieno titolo, “imprenditori   collusi”,  figura  determinante   per la realizzazione  del programma  criminoso, predisposto dal primo  cittadino, consistente essenzialmente nell’acquisizione di  consenso elettorale  attraverso la commissione   di una pluralità di reati, in particolare turbative d’asta, corruzioni  e illeciti  edilizi. Nell’ambito della presente  indagine  si è accertato,  altresì,  un sistema  illecito  di pesatura  dei rifiuti  da parte della ditta BALSAMO  di Torre Annunziata (NA), affidataria  del servizio  di smaltimento rifiuti del Comune di S. Felice  a Cancello, da cui  sono scaturiti  profitti  per migliaia  di euro conseguiti  in modo truffaldino. Si è dimostrato,  in effetti,  che il guadagno illecito si concretizzava  mediante l’alterazione dei formulari attestanti il peso dei rifiuti, consentendo così  di  procurarsi, con la  complicità di pubblici funzionari comunali (omissione ascrivibile a BASILICATA Antonio, responsabile del  settore ecologia), la liquidazione di  somme di denaro da parte dell’Ente, per un importo accertato di circa 164.000 euro. Quanto  all’ipotesi   associativa,   le indagini  hanno consentito  di ricostruire l’organigramma del sodalizio  criminoso,  con il ruolo ricoperto  da ciascuno  degli  associati;  in particolare,   il ruolo  di vertice  di DE LUCIA  Pasquale, sindaco  del Comune   di San  Felice a Cancello  e di DI GIUNTA Rita Emilia  Nadia,  tesoriere  della  Fondazione   Campania  Futura,  i quali, avvalendosi dell’apporto determinante  del vice sindaco, PETRONE Francesco, impartivano agli altri sodali le direttive,  puntualmente eseguite,volte alla commissione   dei singoli illeciti  compiuti  poi effettivamente. Si tratta delle “direttive” impartite:

– al dirigente  amministrativo   del settore  Ufficio  Tecnico  (AURIEMMA  Felice)  –  affinchè questi  predisponesse   come  effettivamente   avvenuto,   anche  mediante  falsi in atto pubblico, tutti   gli   atti  necessari  per pilotare l’aggiudicazione di gare aventi ad oggetto la realizzazione di lavori pubblici  e per rilasciare  permessi  a costruire  illegittimi  in favore  di imprenditori  compiacenti,  fra i quali i fratelli Chersoni;

– al dirigente amministrativo del Settore  Ecologia (BASILICATA Antonio), affinchè questi alterasse l’esito di gare aventi ad oggetto l’affidamento del servizio di distribuzione sacchetti per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (fra le quali la ditta di Antonio e Salvatore  SCHIAVONE)  e  quella  per  l’aggiudicazione   del  servizio  di  raccolta   e smaltimento  rifiuti;  nonché  di  impedire,  con  l’apporto  determinante di  DE   LUCIA Clemente,  nella qualità di consigliere comunale di maggioranza, l’adozione  di provvedimenti inibitori nei confronti della ditta F.lli  BALSAMO,   al momento dell’accertamento della truffa nella pesatura dei rifiuti;

– al Comandante della Polizia Municipale, SCARANO Francesco, affinchè  questi omettesse,  come effettivamente ometteva, i doverosi e necessari  controlli atti a garantire il rispetto della normativa in materia di lavori pubblici  (lavori su via Cave effettuati dalla ditta Bruma sas;  lavori in Piazza Giovanni XXIII effettuati dalla ditta Dragone)  e in materia di edilizia (complesso edilizio DE LUCIA Andrea e PAPA Nicola; Supermercato Todis  dei  fratelli Perrotta)  cosi  assicurando l’impunità  agli imprenditori compiacenti; ricevendo, in cambio, l’assunzione del figlio presso il suddetto supermercato TODIS; AURIEMMA    Felice,   in  qualità  di  organizzatore,  stretto  collaboratore del  Sindaco, responsabile   dell’UTC,   coordinava   le   attività   criminali   del   sodalizio,   pilotando l’affidamento  dei lavori pubblici e nonché il rilascio di permessi a costruire illegittimi, mediante  la falsificazione di sottoscrizioni di ignari professionisti, risultate apposte  ai progetti;

[wp_ad_camp_2]

BASILICATA   Antonio,  quale responsabile del Settore Ecologia, secondo le direttive del Sindaco, predisponeva gli atti di gara in modo  da consentire l’affidamento  di  servizi pubblici in favore di imprenditori amici, nonché forniva un contributo alla falsificazione della pesatura dei rifiuti  da parte  dell’impianto  di  stoccaggio riferibile alla  ditta  F.Ili Balsamo, in accordo con De Lucia Clemente, al quale consegnava, a decorrere dal primo gennaio 2014, i  formulari per lo smaltimento dei rifiuti in bianco (  vi apponeva solo il timbro e la sua sigla);

Altro  pubblico  ufficiale,  con  il ruolo  di organizzatore dell’associazione,    si  é rivelato PETRONE Francesco,  Vice Sindaco con delega al Settore Ecologia e Presidente della Commissione Ambientale, il quale, previo accordo con il Sindaco, ha avuto il compito di prospettare alle imprese e, in particolare al titolare della ditta “Ecologica impianti”,  di SCIALDONE Antonio, gravi ritorsioni consistenti nella mancata proroga del servizio di affidamento della raccolta rifiuti, al fine di ottenere l’assunzione di sei disoccupati; predisponeva  gli  atti  necessari  e  propedeutici  alla  stesura  del  bando  di  gara  per l’affidamento del servizio di raccolta e di smaltimento rifiuti, al fine di ottenere dalla ditta aggiudicataria la corresponsione della tangente di 1   milione e seicento mila euro circa pari al  10% del  valore  complessivo dell’appalto;  il  PETRONE  altresì ha  concorso  nella falsificazione della documentazione relativa alla pesatura dei rifiuti organici conferiti alla ditta Balsamo. Altro   sodale,   a  pieno  titolo  inserito  nell’organigramma   associativo  è  risultato   il Comandante della Polizia municipale, SCARANO   Francesco,   il  quale, su direttive del Sindaco e del Responsabile dell’UTC, AURIEMMA Felice, ha organizzato l’attività  dei propri subordinati, in modo da omettere i doverosi e necessari controlli presso i cantieri gestiti dagli imprenditori “amici”, per il rispetto della normativa in materia  di  lavori pubblici (lavori su via Cave effettuati dalla ditta Bruma sas; lavori in Piazza Giovanni XXIII effettuati dalla ditta Dragone) e di edilizia (complesso edilizio DE LUCIA Andrea e PAPA Nicola; Supermercato Todis dei fratelli PERROTTA);

Altri due consigliere comunali sono rimasti coinvolti nel fatto associativo: si tratta di PAPA  Vincenzo,  cotitolare della ditta NG Costruzioni unitamente a DE LUCIA Andrea, quale partecipe dell’associazione  concorreva   nella  turbativa  d’asta   in  favore  di  Dragone Luigi;   nonché   di  DE LUCIA Clemente, capo cantiere nella  gestione del  servizio  di raccolta dei rifiuti, il quale falsificava in accordo con il titolare della ditta Balsamo, la pesatura dei rifiuti organici conferiti dal Comune di S. Felice a Cancello, per consentire un illecito guadagno in danno dell’Ente Comunale.

Le vicende corruttive hanno visto coinvolti i seguenti imprenditori:

CHERSONI Antonio, CHERSONI Roberto, CHERSONI Francesco e CHERSONI Carlo,  i  quali hanno  corrisposto al  Sindaco e  al Responsabile  dell’UTC  imprecisate somme di denaro, nonché altre utilità consistenti nell’assunzione di personale, ottenendo in cambio un costante asservimento dell’UTC e realizzazione di una pluralità di abusi edilizi funzionali al migliore svolgimento delle loro attività commerciali (ristorazione ed autolavaggi); DE LUCIA Andrea, che ha erogato diverse somme di denaro e altre indebite utilità al Sindaco DE LUCIA Pasquale, ottenendo in cambio il rilascio di illegittimi permessi  a costruire un complesso residenziale nella frazione Polvica. Ancora una volta l’indagine ha dimostrato come il sindaco DE LUCIA ha piegato la funzione elettiva ricoperta per il perseguimento  di  interessi  privati,  propri  e  di  quelli  del  corruttore, non  esitando  a coinvolgere nella vicenda il responsabile dell’UTC AURIEMNMA Felice, incaricato della predisposizione di atti amministrativi di favore per  DE LUCIA Andrea. Potendo altresì il sindaco contare sulla disponibilità del comandante della polizia Municipale, SCARANO, al  fine  di  omettere le  doverose  attività  di  controllo  ed  i   conseguenziali sequestri  di immobili realizzati in modo parzialmente abusivo.

[the_ad id=”21067″]

Svariate sono le vicende corruttive ricostruite,  fra le quali quella in cui il DE LUCIA, in qualità di Sindaco del Comune di S. Felice a Cancello, compiva contrario a doveri di ufficio  consistente nel  fare  approvare  dalla  Giunta  Comunale la  delibera  con  cui  si assegnava alla società sportiva calcistica Virtus Scarano ASD il contributo di 15.500,00 euro, nonché l’esonero dal pagamento del canone di locazione di 8.500 euro, per il campo sportivo di S. Marco Trotti denominato “Stadio Cav. Pasquale DE LUCIA” da parte dalla società sportiva Virtus Carano ASD che si impegnava ad eseguire opere di adeguamento e ristrutturazione, mai iniziate; ricevendo, il DE LUCIA, per  sè e per  altri da parte  di NUZZO Antonio, Consigliere Comunale di Maggioranza, Presidente di fatto e cognato (DI Crisci Raffaele) del Presidente pro tempore della società sportiva calcistica Virtus Scarano ASD, la somma di 2.500 euro a mezzo bonifico bancario del  12.02.2014 sul conto cc 1000/2288 intestato a Campania Futura di cui De Lucia era presidente   e delegato alla movimentazione. Altra vicenda corruttiva è quella in cui DE LUCIA Pasquale, Sindaco del Comune, e BASILICATA Antonio, responsabile del Servizio Ecologia e Ambiente e del procedimento, compivano un atto contrario ai doveri di ufficio, affidando alla ditta Eco Mondo  (riferibile a  SCHIAVONE Salvatore e  SCHIAVONE Antonio)  il  servizio  di distribuzione dei kit per la raccolta differenziata, per un importo complessivo di 57.000 euro, in assenza dei requisiti previsti dalla legge; lo prorogavano per ben due volte; DE LUCIA Pasquale ricevendo, in cambio, l’utilità consistente nella fondazione di due circoli politici del N.C.D. nel Comune di Casal di Principe da parte dei fratelli Schiavone, titolari di fatto della ECO MONDO. Le    indagini hanno confermato il malcostume imperante presso le pubbliche amministrazioni della provincia di  Caserta. Basti  solo pensare  alle  numerose vicende corruttive che hanno visto come protagonista    il  responsabile dell’Ufficio Tecnico, AURIEMMA Felice, il quale, per compiere un atto  contrario  ai  suoi  doveri  di  ufficio, accettava  la somma di 900 euro da RUSSO Annamariae DE ROSA Giuseppe, al fine di consentire  l’apertura  dì una attività  commerciale  consistente  in  Autolavaggio  DR Wash  in in  San  Felice  a Cancello  Piazza  della  Vecchia;  accettava  la somma  di 7/8 mila  euro  dai fratelli  CHERSONI   per  garantirgli  la realizzazione   di  opere  abusive  di ampliamento   dei locali  adibiti  a bar ristorante;  accettava  la somma  dì 900,00  Euro per il rilascio  di ulteriori autorizzazioni  non consentite  a CHERSONI  Carlo. Nel  corso  delle indagini,  sono altresì  stati scoperti  tentativi  di inquinamento  probatorio   da parte   di  taluni   degli   indagati, così come quando il sindaco DE LUCIA Pasquale, unitamente con DI GIUNTA   Rita, si è recato presso un  sottosegretario di Stato per chiedere, senza però ottenere  nulla, che fossero trasferiti  i carabinieri, di cui questa procura si  avvaleva  per  lo  svolgimento delle indagini. Non essendo  riusciti  in tale intento, altri componenti    della   cupola   delinquenziale    in  esame,   non   esitavano   a  rivolgersi   ad  un imprenditore, al fine di indurlo a rendere dichiarazioni calunniose a carico dei medesimi carabinieri. Emblematica della concezione privatistica    del   pubblico    servizio   svolto   la   vicenda corruttiva, in cui  DE  LUCIA Pasquale si  faceva consegnare la somma di denaro di 2.500,00 euro, da  NUZZO Antonio, per l’assegnazione dell’uso dell’impianto sportivo concesso alla società sportiva calcistica Virus Casarano Scarano asd; o di quella  in cui il medesimo DE  LUCIA si  faceva consegnare da DE LUCIA Andrea, sotto forma del pagamento della rata mensile, per la locazione della sede ospitante la fondazione “Campania Futura”, in  cambio della erogazione alla società sportiva calcistica “Stella azzurra  Feliciana” di un sostanzioso contributo in denaro a carico del Comune. E sempre DE LUCIA Pasquale, quale sindaco,  si faceva consegnare dallo stesso DE LUCIA  Andrea la somma di 1.000,00 euro, in cambio dell’impegno a rivolgersi ad un sottosegretario di Stato, per fargli ottenere la utilizzazione di depositi dell’ex esercito italiano. Il quadro  di corruzione  che viene delineandosi, dunque, è quello di pubblici ufficiali che, piegano e vendono la propria funzione in cambio di denaro e generalmente, di altre utilità, come quelle  più ricorrenti  in diverse  recenti  indagini  di questo Ufficio,  come l’assunzione di   persone presso le ditte degli imprenditori corruttori, assunzioni  con palese finalità clientelare.