Santa Maria Capua Vetere. Due donne su sette candidati sindaci rispecchiano – anche per eccesso – le quote rosa che la città del Foro offre ai suoi elettori in occasione delle amministrative del 5 giugno. Teresa De Bernardo è una delle due e la sua candidatura – debutto assoluto sulla scena politica – anche se non parte da molto lontano è la scelta più naturale che il meetup sammaritano potesse esprimere. Da sempre interessata alla politica non ha mai frequentato le segreterie dei partiti, né ha mai preso tessere, finché non ha scoperto il Movimento 5 Stelle nel 2012 e, dopo un iniziale periodo scettico, ha deciso di metterci il naso dentro per capire meglio. Pienamente convinta di dover ‘toccare con mano’ quello che si diceva, è entrata nel meetup cittadino cercando il confronto con quelli che lo avevano fondato. Le iniziative e le attività svolte nel triennio hanno gradatamente portato alla ribalta le sue peculiarità, la sua disponibilità, la sua intraprendenza, al punto tale che quando si è trattato di fare la scelta di presentare una lista al consiglio comunale, non poteva essere che lei a guidare la pattuglia.
Quali sono le istanze dei cittadini sulle quali maggiormente presta le sue attenzioni?
“Le istanze dei cittadini non le abbiamo recepite solo in occasione di questo periodo di campagna elettorale. Sono le stesse che quotidianamente ci rappresentano da tre anni. Malcontento, delusione, voglia di riscatto. Io non credo che qualcuno di noi abbia la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi, ma di certo non ci manca l’impegno per far nostre queste aspettative. Credo che sono stato scelta per svolgere questo compito perché hanno individuato in me la persona che meglio potesse rappresentare all’esterno tutta la volontà e la potenzialità del movimento per dare risposte concrete e durature”.
Quindi Lei pensa che il Movimento 5 Stelle abbia smesso i panni della protesta e sia passato ad indossare quelli della proposta?
“Assolutamente sì. L’abbiamo visto a livello nazionale. Il lavoro di crescita è stato fatto e siamo una forza estremamente propositiva. Basta pensare alle tante leggi che abbiamo proposto che attendono solo lo sblocco finanziario per essere attuate. E ciò accade anche a livello locale. Benché certa stampa mette in evidenza solo gli avvisi di garanzia e le vicissitudini giudiziarie di qualcuno, ci sono tante cose, molto più importanti – reddito di cittadinanza, riduzione delle tasse, tagli agli sprechi… – sono tutte cose già attuate nei comuni dove amministriamo. Non abbiamo bisogno di propaganda, ci sono i fatti che parlano per noi”.
Oggi come oggi, – anche alla luce delle ultime vicende – quali sono le risposte da dare ad una città come Santa Maria Capua Vetere?
Santa Maria ha bisogno di legalità. Non solo a parole, ma nel quotidiano. Da un gesto semplice, come non buttare una carta a terra, fino ad arrivare a eliminare qualsiasi rapporto con il malaffare, le tangenti, le infiltrazioni camorristiche… Un lavoro enorme da fare. E’ il senso dello stato totalmente da ricostruire, siamo una democrazia relativamente giovane, abbiamo una Costituzione splendida che qualcuno vuole stravolgere. Basterebbe solo applicarla. La legalità deve essere assimilata da ciascuno di noi e a maggior ragione deve essere perseguita da chi si propone ad amministrare la cosa pubblica”.
Tra gli altri candidati sindaci a Santa Maria c’è chi – al pari del Movimento 5 Stelle – auspica un radicale cambiamento, anzi una perentoria rottura col passato. Ci sono, o potrebbero esserci, confronti su questi temi?
“Se vuole sapere – taglia corto la De Bernardo – se ci saranno apparentamenti dopo il primo turno, la risposta è no. Possiamo convergere sulle proposte; se non dovessimo essere noi a governare la città e saremo opposizione, qualsiasi proposta che riterremo utile non la boicotteremo per partito preso. In questa fase si dicono tante belle parole e ci sono tante promesse agli elettori. Bisogna poi capire come si porranno questi signori a giochi fatti. Tornando alla domanda specifica io non voglio demonizzare nessuno, tanto meno quelli che hanno fatto un percorso di partito e poi hanno cambiato idea. Cambiare idea potrebbe essere segno di maturazione ma bisogna far seguire alle parole i fatti. Se non si condividono certi atteggiamenti bisogna alzare la voce e dire a tutto tondo che quelle cose non vanno”.
Chi si sente toccato nel vivo, dal punto di vista di candidati ‘chiacchierati’ invita chi sa a rivolgersi alla magistratura…
“Purtroppo nel nostro paese la Magistratura ha dovuto sopperire alle carenze della politica. Se fosse stata fatta una scrematura già nelle segreterie, probabilmente questa operazione non sarebbe divenuto argomento di trattazione dei giudici. Ci vuole il coraggio di rinunciare anche a chi porta cospicui pacchetti di voti, io l’ho detto a chiare lettere in occasione della presentazione della lista: rinunciamo categoricamente a consensi di dubbia provenienza, con noi certa gente gli affari non li fa”.
A dieci giorni dalle elezioni come vede la sua posizione nella griglia di partenza?
“Io lavoro in banca e sono abituata a trattare coi numeri. Ma quelli reali, non mi piace fare previsioni o supposizioni. Solo il fatto che a Santa maria Capua Vetere siamo riusciti a presentare una lista, regolarmente certificata dagli organi sovrastanti, è stato già un grosso successo. Competere contro autentiche corazzate con una lista neanche da 24 candidati – e questa è stata una mia scelta, perché non ho ritenuto opportuno inserire persone a solo scopo riempitivo – è motivo di grossa soddisfazione. Pare che dalle ultime indicazioni l’avvocato Mirra non riesca a sbrigare la pratica al primo turno. Io penso che siamo ampiamente in gioco e ci giocheremo con dignità e con determinazione tutte le nostre chances”.
Perché l’elettore di Santa Maria dovrebbe votare Teresa De Bernardo
“Perché noi rappresentiamo veramente il vento di novità e di rottura. Tutti gli altri, chi all’opposizione, chi addirittura al governo hanno determinato una condizione catastrofica per la città. Chi crede nel futuro e vuole evitare di restare nel baratro non ha altra scelta che votare il Movimento 5 Stelle”.
Salvatore Orlando