SMCV al voto. Mariella Uccella protesta: “Non strumentalizziamo il tribunale”

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa da parte del candidato a sindaco Mariella Uccella:

“Il tema della difesa del tribunale non può essere oggetto di una campagna elettorale. E non perché non sia tema strategico per il futuro della nostra città, quanto perché tutti i candidati sono d’accordo (e non potrebbe essere altrimenti) sul fatto che il tribunale debba essere difeso a ogni costo e in ogni sede. Non è nella mia natura fare promesse roboanti o prendere impegni che so di non poter mantenere, ma su questo argomento non vedo possibilità di scontro: comunque vadano le elezioni, tutti insieme – maggioranza e minoranza – ci ritroveremo sulle barricate per far
comprendere al governo che la storia del foro di Santa Maria Capua Vetere è la storia della giustizia in Terra di Lavoro, è la storia delle indagini sulla criminalità organizzata, è la storia di magistrati e avvocati che hanno dato lustro alle rispettive professioni. Già l’assurdo e illogico spacchettamento del tribunale di Napoli Nord ad Aversa ha rappresentato una ferita all’amministrazione della giustizia in provincia di Caserta. Oggi il governo non può sottrarsi al suo compito istituzionale di garantire le risorse necessarie alla messa in sicurezza del Palazzo di Giustizia che –insieme agli immobili messi a disposizione dall’amministrazione comunale con il sindaco Di Muro (ex Casa Comunale per gli Uffici della Presidenza, per l’Ordine degli Avvocati e per l’Unep; l’ex Istituto Cappabianca) e alla ex caserma Mario Fiore – deve continuare a costituire il nucleo centrale
della cittadella giudiziaria ubicata nel centro storico di Santa Maria Capua Vetere, sede da duecento anni del tribunale di Terra di Lavoro.
Sarebbe ben strano che il Ministero della Giustizia – dopo che il Comune non ha mai fatto mancare per decenni il suo contributo alle spese per le strutture giudiziarie in città – si tiri indietro proprio quando la legge stabilisce che se ne debba occupare direttamente, sollevando gli enti locali dagli oneri che hanno così pesantemente gravato sulle loro già esigue risorse. Di una cosa si può essere certi: all’avvocatura, alla magistratura, agli operatori della giustizia non mancherà il mio sostegno
operativo e appassionato, la mia capacità di ascolto affinché il tribunale di Terra di Lavoro non diventi oggetto di giochetti men che trasparenti”.