Tragedia al sottopasso, Caserta Kest’è chiede maggiore sicurezza per residenti e automobilisti

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Un tratto di strada maledetto quello che collega Caserta a Maddaloni, col sottopasso in località San Clemente. Non è la prima volta che succedono disgrazie come quella di oggi pomeriggio nella quale il pensionato napoletano Lazzaro Napoletano, 82enne residente da qualche anno a Santa Maria a Vico, ha perso la vita.

Una strada, quella che, attraverso un sottopasso, collega le due città e che da tempo pone gravosi interrogativi a residenti e automobilisti in transito. L’associazione Caserta kest’è ed il suo presidente Ciro Guerriero, sollecitata da molti cittadini, si chiede se sono messi in atto tutti i sistemi di sicurezza. Alcuni residenti della frazione di S. Clemente rappresentano anche gravi problemi per mancanza di sicurezza anche sulla strada posta sopra al sottopasso (dove c’è la rotonda) nel tratto di immissione in via Petrarca, in quanto la visuale è coperta dal sottopasso alle autovetture che provengono da entrambe le direzioni. Inoltre c’è anche da segnalare il problema di chi esce dall’area 167 che deve entrare in Caserta: non c’è la possibilità di svoltare a sinistra e diuversi automobilisti, incuranti della segnaletica dopo poche centinaia di metri si azzardano a compiere la manovra a U per rientrare verso il capoluogo. L’associazione chiede che si prendano seri ed idonei provvedimenti affinché si possa evitare che altre vite umane possono essere sacrificate a questi tratti di strada.

s. o.