“Nel corso dell’ultimo consiglio comunale la maggioranza multigender (termine da intendere politicamente) del sindaco Marino ha dovuto finalmente alzare bandiera bianca e prendere atto delle durissime parole della magistratura contabile che ha finalmente smascherato i giochi contabili realizzati negli ultimi anni dagli uffici comunali. Niente di più di quello che non si conosceva già. Nessuna spiegazione è stata data e questo dissesto resta, per i signori amministratori del comune di Caserta, senza padre e senza madre (oltre a restare ancora indefinito nella sua sostanza ossia nella quantificazione della massa passiva dei governi Del Gaudio e Marino). Invece di scusarsi con i casertani che, ameno per i prossimi 5 anni, saranno vessati dal massimo delle imposte con tutti i servizi paralizzati, il sindaco Marino e molti consiglieri di maggioranza si sono intrattenuti sul volantino che Speranza per Caserta ha distribuito in questi giorni per informare la cittadinanza di quello che sta succedendo a Ponteselice dove, contro ogni logica e ogni criterio normativo, la maggioranza di Marino vuole realizzare un digestore.
Marino ha parlato di tentativi di violenze subiti nei pressi del suo studio legale. Qualche furioso cittadino si è presentato, volantino alla mano, sotto il suo studio per contestarla. Qualche consigliere sta valutando di presentare querela. Vi mostriamo il volantino per farvi valutare meglio i termini.
Il sindaco Marino e gli amministratori dei due dissesti consecutivi devono necessariamente capire che l’opposizione ha il dovere, nonché il diritto costituzionalmente sancito dalla nostra carta fondamentale, di chiedere conto a chi ci governa di quello che si compie nel pieno delle proprie funzioni pubbliche (a maggior ragione quando si esprime un voto in consiglio comunale). Informare i cittadini è doveroso. E’ altrettanto cristallina l’intenzione di non provocare certo sommosse o squadriglie contro gli amministratori. I casertani non facciano uso della violenza, che non risolve certo i problemi. I casertani possono prendere una matita e segnarsi tutto quello che succede in questa città così da poter meglio decidere se premiare, con la matita elettorale al momento più opportuno, le maxi coalizioni piene di riciclati ed ex amministratori o chi, in questi anni, combatte tutti i giorni per difendere ed informare i cittadini. Al sindaco Marino diciamo che è stato contestato non per un volantino ma per le cose che ha fatto e ha detto. E questa si chiama ancora democrazia”.