Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. [limite di 100 parole raggiunto]
Quella riassunta in 100 parole è la trama di Vox, il romanzo distopico di debutto della linguista americana Christina Dalcher. Un romanzo che ha fatto molto discutere. Sulla scia di romanzi come Il racconto dell’ancella, la Dalcher irrompe con prepotenza nelle librerie con una storia che senz’altro fa riflettere in una società in cui si discute ancora tanto sulla differenza di genere. Vox racconta di un mondo non poi così distante dal nostro in cui le donne vengono discriminate in un modo tutto nuovo. La lotta di Jean è individuale, ma allo stesso tempo è simbolo di tutte le altre donne che si vorrebbero opporre al sistema, però non hanno mezzi per farlo perché sono state tolte loro persino le parole e una ribellione silenziosa non ha margine di successo. Jean si troverà a poter fare la differenza quando il governo le chiederà di collaborare, questo è l’unico spiraglio di salvezza, l’unico punto di rottura in cui si intravede una luce, una speranza di salvezza. Le cose non saranno facili, ma Jean è determinata a non arrendersi. Per lei, per la figlia, per tutte le donne e bambine che vivono il suo stesso disagio.
Vox è un libro che appassiona e coinvolge il lettore che si trova a divorare le pagine in attesa del risvolto successivo. Il finale appare essere un po’ precipitoso, tutto succede molto velocemente, ma il lettore sa a cosa andrà incontro e forse non ci sarebbe potuto essere conclusione migliore. La scrittrice non risponde e tutti gli interrogativi del lettore, lasciando che sia la sua fantasia a decidere cosa ne sarà dei protagonisti anche se gli aspetti più importanti sono stati tutti svelati.
L’autrice non ha rilasciato dichiarazioni su eventuali prossimi libri, ma senz’altro la curiosità resta.