Calcio Lega Pro. La Casertana a Melfi alla ricerca della vittoria perduta

Sulla panchina lucana Guido Ugolotti che traghettò i falchetti nella Terza Serie Nazionale

CASERTA. Due jolly buttati al vento e tanta voglia di ricominciare. Questo è il clima che si respira dalle parti del Pinto alla vigilia di una trasferta insidiosa come quella di domani pomeriggio (ore 15) al Valerio di Melfi. Gara importante, anche se non ancora crocevia per il viaggio rossoblù. I falchetti troveranno una classica bestia nera (sei punti per i nero-verdi nelle due gare della scorsa stagione), un ex in panchina (quell’Ugolotti che traghettò i rossoblù in quella che diventò LegaPro) ed un campo da sempre fortino pressoché inespugnabile dove i lucani hanno raccolto dodici dei diciotto punti che vantano in graduatoria. L’ultima a violare il Valerio è stata la Paganese alla 12esima giornata al termine di un trittico terribile con i locali che avevano già ceduto le armi a Lecce (0-1) e Messina (0-2). Con il tecnico di Massa in panchina la tendenza si è invertita ed ora il Melfi può vantare una serie utile di quattro partite tra le quali si registra anche il blitz di Agrigento, anche se il 3-1 all’Esseneto non è da considerarsi proprio un exploit, di questi tempi.

Romaniello a tutto ciò non ci bada. O meglio è chiamato a non badarci. La società anche con gli ultimi acquisti gli ha elevato in maniera esponenziale la rosa ed ora la Casertana deve necessariamente buttare la maschera e non commettere gli errori che l’hanno penalizzata nella trasferta di Pagani e nella partita interna col Catanzaro. Una brusca frenata che per ben due volta ha impedito ai falchetti di lanciarsi in una nuova fuga che però questa volta avrebbe definitivamente tarpato le ali alle dirette concorrenti. Ma anche questa è acqua passata ed ora Murolo e compagni sono chiamati ad essere da soli gli autori del loro destino. Il calcio è fatto di vittorie e di sconfitte, ma quest’ultime non devono essere figlie di ingenuità o mancanza di concentrazione nelle fasi cruciali di una partite. Che siano poi gli ultimi istanti di una gara condotta sempre in vantaggio e ancor più in superiorità numerica è una aggravante da non reiterare oltre.

Il tecnico rossoblù proprio alla luce degli ultimi sviluppi del calciomercato potrebbe optare per soluzioni tattiche diverse da quelle che hanno consentito tanta spregiudicatezza nella fase ascendente del torneo. Potrebbe tornare a quel 4-3-1-2 rispolverando sulla fascia sinistra difensiva quel Gigi Pezzella che farebbe rifiatare un tantino Fabio Tito che finora ha dato tanto alla causa. Sul fronte opposto potrebbe essere dirottato Idda, con Rainone a far coppia con Murolo al centro. Linea mediana con Mangiacasale, Marano, Capodaglio e Matute ed in avanti De Angelis e Jefferson, in attesa che Negro ed Alfageme possano ritrovare la condizione migliore. Le dirette concorrenti sono attese da alterne avventure, almeno sulla carta. Se il Foggia è impegnato nel duro (a quanto si è visto domenica scorsa) impegno esterno di Catanzaro, il Cosenza attende il Catania mentre il Benevento dovrebbe avere vita facile in casa col Lupa Castelli. Il Lecce a sua volta è impegnato al Via del mare contro la Juve Stabia. Un risultato positivo conserverebbe ai falchetti ancora la leadership del girone. Ma queste sono divagazioni da cronista, il campo dirà cosa dobbiamo attenderci.